Il ritiro annuale si propone di creare un momento di pratica condivisa, un dialogo con se stessi e con il gruppo per trovare un tempo di qualità e di senso.
Il week end è l’occasione per sperimentare un’immersione nelle tecniche yoga e osservare come ci nutrono e trasformano al tempo stesso permettendoci di tornare alla quotidianità con maggiore consapevolezza e più strumenti per affrontarla e viverla pienamente. Ed è proprio l’importanza della pratica come metodo a sostegno del vivere quotidiano la ragione per cui ogni anno il ritiro si incentra su una delle basi etiche della filosofia e pratica dello yoga ovvero Yama e Niyama.
Il tema del ritiro yoga 2023: Asteya, non appropriarci indebitamente di ciò che non ci appartiene
Il tema che ci accompagnerà dal 29 settembre al 1 ottobre 2023 sarà Asteya (il terzo degli Yama), ovvero il non appropriarci indebitamente di ciò che non ci appartiene, e sarà sperimentato e compreso nelle sue diverse forme (intellettuale, verbale, fisica…) sia da un punto di vista pratico ed esperienziale, che teorico e filosofico, con costante riferimento alla cultura indiana e ai testi di Guru Maharaj Ji aprendoci a una domanda molto più vasta e interessante sottesa a questo Yama: cosa ci appartiene?
Esperienza nelle diverse tecniche yoga
Attingendo alla tradizione si farà esperienza di diverse tecniche: asana/posture, praṇayama/tecniche di controllo dell’energia vitale e del respiro, dharaṇa/concentrazione, dhyana/meditazione, mantras/canto, mudras/sigilli delle mani o del corpo..
Il luogo prescelto per lo svolgimento del seminario è l’ideale contesto la pratica. Il Bio Agriturismo il Poggiolo, situato tra i boschi e le colline della Val di Zevia in località Pianoro, Provincia di Bologna, sarà riservato interamente al nostro gruppo.
L’arrivo è previsto intorno alle 18.30 del 29 settembre e la partenza intorno alle 14.30 del 1 ottobre.
La guida del ritiro, Veronica Gambetti
Il ritiro è guidato dall’insegnante Veronica Gambetti.
Veronica segue da oltre 20 anni la via dello yoga nel solco della tradizione di Guru Maharaji, Maestro himalayano realizzato in vita che ha lasciato una larga produzione testuale e di cui Veronica ha ricevuto gli insegnamenti per il tramite di Lakshmi, sua discepola diretta.
Si reca annualmente nell’Ashram fondato dal Maestro a Rishikesh dove continua ad approfondire pratiche spirituali rimanendo sempre nel solco della tradizione e con il supporto dell’Acharya Neeraj Tyagi. Approfondisce in particolare gli aspetti energetici della pratica attraverso una costante ricerca su nada (suono) e prana (soffio vitale).